Giornalisti servili: “leccaculo travestiti da ribelli”
(Giorgio Gaber, “Mi fa male il mondo –2”)
“Mi fa male la carta stampata, gli editori… tutti.
Mi fanno male le edicole, i giornali, le riviste coi loro inserti: un regalino, un opuscolo, una cassetta, un gioco di società… "un cappuccino e una brioches, grazie".
Mi fanno male quelli che comprano tutti i giornali perché la realtà è pluralista.
Nooo, non mi fa male la libertà di stampa. Mi fa male la stampa!
Mi fa male che ci sia ancora qualcuno che crede che i giornalisti si occupino di informare la gente.
I giornalisti, che vergogna! "Cosa mettiamo oggi in prima pagina?" "Ma sì, un po’ di bambini stuprati, è un periodo che funzionano".
Mi fanno male le loro facce presuntuose e spudorate. Facce libere e indipendenti ma estremamente rispettose dei loro padroni, padroncini… Facce da grandi missionari dell’informazione che il giorno dopo guardano l’indice d’ascolto, sì, alla televisione… facce completamente a loro agio che si infilano le dita nelle orecchie e si grattano i coglioni. Sì, questi geniali opinionisti che gridano, litigano, si insultano, sempre più trasgressivi, questi coraggiosi leccaculo travestiti da ribelli!
È ‘questa’ libertà d’informazione che mi fa vomitare! ”