Essere “Straniero in patria” è lo strumento indispensabile ad ogni sociologo, o studioso di psicologia sociale o tutta, per capire un paese, un contesto. Tutti siamo vittime della propaganda di ogni Stato; in Italia si è sempre raccontato che “i nostri soldati erano eroi che combattevano per la libertà” : la stessa identica cosa raccontata in ciascuna delle 170 nazioni del mondo. Non si capisce come abbiano fatto questi eroi a invadere Grecia ed Libia, a gasare i cittadini dell’Eritrea.
Insomma è necessario vedere il proprio paese con gli occhi di uno straniero. Riuscirci al 100% è impossibile, tutti siamo condizionati; riuscirci in parte è molto difficile perché le tue “certezze” saranno stravolte.
Qui ti propongo un espediente per capire l’Italia: se purtroppo sei nato in italia, allora sarai straniero mentre leggerai questo bello e utile libro di Virginio Gayda “Il crollo russo: dallo zarismo al bolscevismo” (vari formati). Se ci aggiungi l’ingrediente della scaltrezza e della necessaria sfiducia in ogni Stato , se ogni tanto ti viene un paragone anche con la tua patria, sei sulla buona strada per capire la forma di alcune radici storiche e sociali dell’attuale autolesionista e tragicomico disastro italiano. Nel libro troverai la stessa irresponsabilità, il fatalismo, la cialtroneria, la disorganizzazione, le mentalità primitive e familistiche che vedi in Italia.