La mafia è meglio della polizia (forze dell’ordine violente)

       In questo blog di Sdrammaturgo dal lontano 2008 è stato scritto già tutto, a proposito di omertà delle “forze dell’ordine”:  

La mafia è meglio della polizia” (dopo le malefatte del G8 2001  Genova) “non si è sentito un solo esponente delle forze dell’ordine denunciare e condannare gli abusi dei propri colleghi, ed anzi gli interi corpi di polizia e carabinieri si sono stretti a cerchio intorno agli aguzzini, secondo l’untuoso e squallido principio del senso di appartenenza, padre di ogni infamia. Un simile atteggiamento di spirito cameratesco ha un nome ben preciso: si chiama omertà. E l’omertà, è ben noto, sta alla base delle organizzazioni mafiose, è proprio della (in)cultura mafiosa, ne costituisce la linfa vitale, il fondamento essenziale, ne rappresenta la natura stessa.

Altro

Omicidi sociali (falsi miti)

     Era scontato, comunque arrivano anche conferme “scientifiche” che non soltanto gli aggressori ma anche chi sa ma resta a guardare (aggressore passivo) aumenta e di molto il rischio di suicidio nelle vittime; lo scrive l’ente USA apposito per i veterani di guerra (PTSD Research).  Ma se c’è un aggressore attivo o passivo (e spettatori complici) non si tratta di “suicidio” ma di omicidio; se l’aggressore è lo Stato e sottopone il cittadino a violenze ingiuste e prolungate (aggressioni s-e-r-i-a-l-i in casa!, fare la spia ai criminali!! e poi abbandonare famiglie e quartieri, vessazioni, omertà sistematica, abbandono all’insicurezza e alle minacce), si chiama “omicidio di Stato”.  (Il DPTS viene in guerra: qui a Roma le “forze del dis-ordine te lo causano in casa tua! Ti fanno venire un DPTS per il solo fatto che stai a casa tua. )  Infatti, circa i “suicidi” ci sono alcuni miti, uno dei quali afferma che la persona voglia uccidersi, cioè che l’impulso parta da dentro la testa della singola persona: (Tatarelli) “Suicide myths …. Most suicidal individuals don’t want death; they just want to stop the great psychological or emotional pain they experiencing”:  invece il “suicida” non vuole affatto morire! vuole solo uscire da una SITUAZIONE in cui è stato messo e costretto, vuole porre fine a violenze psicologiche (es. gravi danni alla salute causati da altri, violenze persecutorie attive e passive dallo “Stato”).

     In altre parole colpevolizzando la vittima (dicendo “si è suicidato”) si compie il grave Errore fondamentale di attribuzione (psicologia sociale), cioè si attribuisce alla persona (disposizione) ciò che invece è causato dall’ambiente (situazione) insopportabile, violentissimo, disumano, mortifero.    Uno se la prende col primo che ha di fronte (la vittima), vedendo solo le sue motivazioni, senza pensare ai fattori sociali.  Purtroppo questo errore è connaturato alla mente umana, lo facciamo tutti, a meno di un lungo studio su di esso (ad esempio i sociologi lo fanno meno degli psicologi, che sono invece ostinati a ritenere che tutto parta da dentro la testa della singola persona).

     Ad esempio, per la vera prevenzione del “suicidio”  è indispensabile  “accanto al trattamento farmacologico, la possibilità di una presa in carico complessiva della persona, con l’attivazione di risorse familiari, sociali, economiche, la modificazione di condizioni di vita particolarmente difficili e stressanti, costituiscono certamente dei fattori protettivi.”  le condizioni di vita sono un elemento sociale, non individuale! ad esempio se lo “Stato” ti aggredisce ripetutamente dentro casa e ti danneggia, ti pone con violenza in una condizione insostenibile.      “Questi aiutano l’individuo a uscire gradualmente dalle sensazioni di disperazione, di essere senza alternative e vie di scampo, tipiche del vissuto di depressione."   Il suicidio è una tragica reazione alle situazioni di vita stressanti, tanto più tragica perché può spesso essere prevenuto."   Basta che il datore di lavoro (nel caso del mobbing: decine di migliaia di lavoratori sono spinti al suicidio da ambienti malati (con me lo “Stato” ci era quasi riuscito causandomi un Disturbo di adattamento)) o lo Stato  e le “forze dell’ordine” (nel caso di condizioni croniche di minacce, degrado violento, insicurezza, aggressioni ripetute fin dentro casa, tutto denunciato invano, ecc) facciano il loro lavoro ordinario per cui sono pagati, di rendere gli AMBIENTI sicuri (arrestando i criminali in divisa: la cui identità è nota), e il “suicidio” è prevenuto veramente; il resto è retorica, propaganda di Stato, tanta, fatta per nascondere le proprie incompetenze.

Volo in parapendio (Monte Scalambra)

Decollo in parapendio dal Monte Scalambra (FR)

Flaiano: agenti evasivi e scortesi

        Che i violenti incompetenti delle forze dell’ordine romane siano impunibili lo scriveva già Flaiano negli anni ‘60 quando meditava addirittura di fuggire dall’Italia !   " … i modi evasivi e subdoli dell’agente, e quelli scortesi e fiscali del vigile urbano mi avevano messo di malumore.  Nella nostra città queste scene si fanno sempre più frequenti e ci dicono a che punto siamo arrivati nei rapporti tra cittadini e agenti dell’ordine, che all’estero sono invece improntati alla reciproca fiducia.  Ecco perché penso di andarmene dall’Italia.   Naturalmente ho preso il nome dell’agente e il numero del vigile, pensando che potrei denunciarli ai loro superiori, ma mi dicono che non servirebbe a nulla"  (Ennio Flaiano, 1962).     

Flaiano viveva a Roma, e almeno dagli anni ‘60 ci si imbatte in agenti scortesi, e denunciare gli agenti non serve a nulla, se non a ricevere ulteriori aggressioni: lo sosteneva Flaiano nel ‘62: non è cambiato niente, i vertici prendono lo stipendio ma non lavorano, la sicurezza a Roma è una farsa, i giornalisti non fanno inchieste (qui invece ci sono le cronache dei veri incontri tra agenti e cittadini).    Il Sistema non prevede che gli agenti siano sanzionati, gli ingranaggi di ogni Sistema girano solo in un senso.  

Gattone

gattone

Immagine

Libri sull’arretratezza italiana

 

  • Abravanel R., Meritocrazia.  4 proposte concrete per valorizzare il talento e rendere il nostro paese più ricco e più giusto, 2008
  • Benini R.,   Italia cortigiana.  Passato e presente di un modello di potere, 2012
  • Cassese S.   L’Italia: una società senza Stato, 2012
  • Corte suprema di cassazione – Ufficio del massimario e del ruolo – Relazione tematica: Il mobbing n. 142 2008  (citato in D’Angeli M, 2012)
  • D’Angeli M. Quando i veri malati sono i posti di lavoro,
    anche in uniforme, 2012 (libro gratuito sul mobbing; scarica in pdf)
  • De Carolis G., Flaiano e la pubblica amministrazione, 2010
  • Ellul J., Propaganda. The formation of men attitude, 1965 (gratuito in inglese),
  • Galli della Loggia, L’identità italiana, 1998
  • Gambetta, Origgi, L-worlds – The curious preference for low quality and its norms (gratuito Oxford Univ), 2009
  • Leopardi G., Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’italiani, 1823
  • Morello M., Io ti fotto. L’Italia è un Paese fondato sulla fregatura: ecco tutti i modi in cui gli italiani raggirano gli altri (e sé stessi), 2010
  • Patriarca S., Italianità. La costruzione del carattere nazionale, 2010
  • Pelizzetti, Vetritto, Italia disorganizzata. Incapaci cronici in un mondo complesso, 2006
  • Russo G., I re di carta – le ipocrisie, le omissioni, le paure e le vanità del giornalismo scritto e televisivo, 1996
  • Salvadori M., Storia d’Italia e crisi di regime, 1994
  • Soffici C., Italia yes, Italia no, Che cosa capisci del nostro paese quando vai a vivere a Londra, 2014
  • Viroli M., La libertà dei servi, Laterza 2010

A difesa dei fumatori

Dal 2010 si è costituita Liberi dal fumo ONLUS, attiva per difendere i fumatori, per divulgare informazioni utili ai fumatori per la loro salute e la loro vita; l’associazione è schierata con loro, pubblica studi sulle cure per salvarli, e smaschera chi li vuole uccidere.   Nel sito troverai sia citazioni di studi che dati originali, e gli importanti filmati della Giornata mondiale senza tabacco (anni 2011-2013).

Essere sani in posti insani

     La validità delle diagnosi psichiatriche è stata distrutta decenni fa da un brillante esperimento di Rosenhan. (clicca qui o su Wikipedia); le diagnosi psichiatriche vengono lette come fossero la Bibbia, invece sono soggette a errori psicologici grossolani.   Delle persone sanissime si recavano in cliniche psichiatriche dicendo di sentire delle voci, ma erano sane: invece vennero scambiate per schizofreniche e ricoverate, sottoposte a farmaci, anche se si comportavano da persone in salute.  Il bello è che in clinica gli unici ad accorgersi che erano sani erano gli altri pazienti !

     Cosa accadeva?  Nelle varie visite l’etichetta di “malato di mente” rimaneva incollata nonostante loro avessero smesso di riferire alcun sintomo; il Sistema psichiatrico, come ogni sistema chiuso, tende a rimanere stabile, ed esso non prevede che un’etichetta venga tolta al “paziente”: la regola è che il “matto” deve restare tale (Teoria dei Sistemi).  In altre parole l’etichetta non sempre è una proprietà della persona: in questo caso è una proprietà dell’ambiente !   che ha bisogno dei “matti” affinché tutti gli altri ruoli e l’esistenza del Sistema siano confermati.  

AMBIENTI MALATI  ( E PERSONE VIOLENTATE)

      In questa vicenda, l’unico malato di mente era la clinica ! quello che non viene molto divulgato è che oltre ai singoli, si possono ammalare psicologicamente anche gli ambienti, le famiglie, i contesti (es. i posti di lavoro, specie forze armate e di polizia, o sanità).  Non esiste solo la psicopatologia individuale, ma anche la Psicopatologia dei luoghi di lavoro.   Spesso nei luoghi di lavoro malati (molti più di quanto si creda) le persone sane e scrupolose vengono etichettate come “malate”: il Sistema malato così tenta di scaricare sui singoli (il “capro espiatorio”) le proprie inadeguatezze e patologie.    Ciò è tipico nelle caserme: chi protesta per le condizioni di lavoro disumane o non fa finta di non vedere crimini interni, viene inviato a “visita psichiatrica” dal Sistema malato (invece di farsi curare lui!), e dichiarato “depresso” o altra etichetta: a cosa serve l’etichetta? A tranquillizzare il Sistema, a sostenere, in modo veramente grossolano e violento, che le proteste erano false “perché chi le dice è matto”.    Gli psichiatri non hanno la competenza per capire questi giochi psicologici, e credo che anche gli psicologi disposti a denunciarli sono pochi: attribuire tutto al singolo è terribilmente facile e comodo (anziché denunciare un posto di lavoro, un ministero, …).

Omertà mortale

omertà di stato

L’omertà di Stato porta alla morte.

Magistrati condannati, carabinieri arrestati, poliziotti spacciatori

           2 magistrati sono stati condannati pochi giorni fa perché hanno ignorato 12 (dodici) denunce di stalking da parte di una donna, che poi venne uccisa dal marito: gli facciamo i complimenti.  I magistrati sono esseri umani e sbagliano, anche con negligenza e dolo (La Stampa), ammesso che abbiano sempre voglia di lavorare.       La sentenza è l’applicazione di questa legge 117 del 1988 sulla responsabilità civile dei magistrati.   E’ singolare, osserva Il Dubbio, che non si sappiano i nomi di questi 2 magistrati; (a parte i casi di magistrati corrotti – L’Espresso).

      In Toscana ad Aulla invece 4 carabinieri sono stati arrestati, e 4 hanno avuto provvedimenti cautelari, perché praticavano “violenze sistematiche e metodiche” contro persone che portavano in caserma (Repubblica) e le sottoponevano a pestaggi.    (Questo succede in ogni paese, ma in misure molto diverse).            Secondo Il Fatto, i carabinieri avrebbero detto “Il pm Iacopini deve morire. E male anche”, poi cosa facevano: “orinare nei letti degli immigrati, picchiarli, violentarli. Poi discorsi mafiosi, contravvenzioni fatte per vendetta” (sempre secondo Il Fatto), in “4 caserme che sembrano un regno a sé”; forse non erano solo “mele marce” (1) ma capi assenti.          Si leggono cose orribili e non proprio nobili su Il Fatto: “I negri sono scimmie”, “i negri devono magnare banane”, “mettere le mani addosso ai marocchini mi fa schifo perché puzzano”, “Se avessi i missili sbriciolo lui e la sua famiglia”. “Sanzioni date per vendetta, dicono i pm, e decine di verbali falsi” ““L’appuntato dopo aver contestato a una marocchina di aver guidato con una patente non valida in Italia, per annullare il verbale otteneva un rapporto sessuale a casa di lei”; ciliegina sulla torta: “Nell’orario di lavoro”.   segue un lungo elenco di nefandezze.

        Certe volte sembra che i carabinieri stuprano pure, come qui (Il Messaggero) o come qui (Corriere della sera).           Certo, non si sono messi a spacciare droga come questi poliziotti.

      Insomma, per la giustizia e la sicurezza, siamo a posto  Occhiolino

(1) Le “mele marce” non esistono, sono una invenzione dei vertici delle organizzazioni di polizia per cercare di coprire la loro incompetenza e disonestà.

Indispensabile libro di Ellul sulla propaganda

 

      Un sistema gratuito per riuscire a pensare con la propria testa è leggersi l’indispensabile lavoro di Jacques Ellul “Propaganda.  The formation of men’s attitudes(scarica gratis in inglese) che verte appunto sulla propaganda

Essa è ovunque, ogni nazione ha la sua, certo in Corea del nord o in Iran è più forte, ma già questo ci porta a pensare che “qui non esiste” (è il pensiero di ciascuno circa la sua nazione): errato; la propaganda è una mitologia che ci spinge al conformismo e a vedere le cose in un unico modo, ci tratta come bambini (quando siamo in gruppo siamo più emotivi e irrazionali e molto più controllabili).  

Viene messa in atto da chiunque, anche in “buona fede”: è come la pubblicità.   Viene diffusa dallo Stato per prima, da nazioni (specie durante le guerre), istituzioni, società, aziende, media, partiti, associazioni.    Ogni comunicato ufficiale puzza di propaganda; i libri di storia ne sono saturi, ogni nazione ha la sua personale descrizione degli stessi fatti.   La propaganda è intrisa di ipocrisia e soprattutto di retorica.

Le 175 pagine sono un buon ingrediente per guardare i media, i politici, gli altri, la società, con altri occhi : i nostri.

Cassese: l’Italia, una società senza Stato

(Il testo integrale è sul numero 1/2012 della rivista Il Mulino)

La lettura di Sabino Cassese al Mulino:

"L’Italia: una società senza Stato"
6 novembre 2011 – 00:27 di Luisa Torchia    [testo copiato !]
In un momento così difficile per il nostro Paese, la lezione dell’insigne giurista, tenuta nel cenacolo bolognese del Mulino davanti a un pubblico colto in cui spiccava lo stato maggiore della Banca d’Italia e la presenza dell’ex premier Romano Prodi, aiuta a comprendere i problemi di fondo dell’Italia e gli svantaggi che nascono dalla debolezza dello Stato.

Altro

107.ooo italiani fuggono all’estero nel 2015

              Secondo il rapporto Migrantes citato da Il fatto, e da altri media lo scorso anno sono espatriati sempre più italiani, ben 107.000.  Il 69% è andato in un paese UE; prima scelta Germania, poi Regno Unito (circa 16.500 ciascuno), poi ma lontane Svizzera e Francia.   

                Il Presidente Mattarella sforna la retorica nazionalista tentando di rovesciare i fatti,  definendo il fenomeno di accrescimento personale come “un segno di impoverimento piuttosto che una libera scelta ispirata alla circolazione dei saperi e delle esperienze”: infatti queste parole sono proprio opposte a quanto sintetizzato nel Rapporto “Questo  è  quanto  stiamo  vivendo  in  Italia,  una  nazione  che  ha  scarsamente considerato la mobilità come qualcosa di positivo e produttivo ancorata tutt’oggi all’idea ancestrale dell’emigrazione dei più poveri, di chi aveva fame e usciva dalla guerra, dei volti emaciati con in tasca pane e cipolla e un fagotto o al più una valigia di cartone. ”

L’attribuzione causale: i nostri errori quotidiani

l'attribuzione causale

     Un ottimissimo libro indispensabile per capire gli errori quotidiani che tutti compiamo quasi sempre nelle situazioni sociali, le distorsioni sistematiche della nostra mente quando attribuiamo la causa di un qualsiasi cosa.  Tutti pensiamo di capire, invece la nostra mente fa errori sistematici che se lo stomaco fosse come il cervello sarebbe tutto bucato.  Attribuiamo a noi e agli altri intenzioni, colpe, sentimenti, responsabilità, sensibilità, in modi spesso irrazionali ed errati; colpevolizziamo le vittime invece dei criminali, riteniamo più responsabile la persona che la situazione (ma solo quando non siamo noi ad agire), siamo tutti bravi a dare consigli quando conosciamo già i risultati.  (il libro si trova usato; qui una sintesi non del libro ma della materia).   Gli autori sono Eraldo De Grada e Lucia Mannetti (1992).
INDICE

1. I modelli classici.
L’AC nella "analisi ingenua dell’azione" secondo Heider.  Il mod dell’inferenza corrispondente secondo Jones e Davis.  L’AC come analisi "ingenua" della varianza: il modello ANOVA di Kelley.  Quando attore e osservatore coincidono.                                           %

Altro

Libro sul crollo russo post-zarista: per capire l’Italia guardandola dall’esterno

                 Essere “Straniero in patria” è lo strumento indispensabile ad ogni sociologo, o studioso di psicologia sociale o tutta, per capire un paese, un contesto.  Tutti siamo vittime della propaganda di ogni Stato; in Italia si è sempre raccontato che “i nostri soldati erano eroi che combattevano per la libertà” : la stessa identica cosa raccontata in ciascuna delle 170 nazioni del mondo.  Non si capisce come abbiano fatto questi eroi a invadere Grecia ed Libia, a gasare i cittadini dell’Eritrea.   

         Insomma è necessario vedere il proprio paese con gli occhi di uno straniero.  Riuscirci al 100% è impossibile, tutti siamo condizionati; riuscirci in parte è molto difficile perché le tue “certezze” saranno stravolte.   

Il crollo russo; dallo zarismo al bolscevismo.  Gayda V.

        Qui ti propongo un espediente per capire l’Italia:  se purtroppo sei nato in italia, allora sarai straniero mentre leggerai questo bello e utile libro di Virginio Gayda  “Il crollo russo: dallo zarismo al bolscevismo(vari formati).   Se ci aggiungi l’ingrediente della scaltrezza e della necessaria sfiducia in ogni Stato  Occhiolino, se ogni tanto ti viene un paragone anche con la tua patria, sei sulla buona strada per capire la forma di alcune radici storiche e sociali dell’attuale autolesionista e tragicomico disastro italiano.  Nel libro troverai la stessa irresponsabilità, il fatalismo, la cialtroneria, la disorganizzazione, le mentalità primitive e familistiche che vedi in Italia.

L’umanaio globale; proposte da Zinoviev

(estratto dal libro di Zinoviev "L’umanaio globale" http://www.spirali.it/libro/9788877704702/lumanaio-globale/  )

" Conserva la dignità personale. Tieni gli altri a distanza, inclusi gli amici più intimi. Soprattutto questi ultimi, perché sono loro i primi a cercare di diminuire la tua autocoscienza, di farti diventare un “insetto”. Mantieni l’autonomia di comportamento. Tratta gli altri con rispetto. Sii tollerante verso le convinzioni e le debolezze altrui. Non umiliarti, non strisciare, non piaggiare. Non guardare gli altri dall’alto in basso, anche se si tratta di nullità che meritano disprezzo. Dai a ciascuno il dovuto. Non ingigantire la nullità. Chiama genio il genio. Chiama eroe l’eroe. Tieniti alla larga dagli arrampicatori sociali, dagli intriganti, dai delatori, dai calunniatori, dai vigliacchi, e dagli altri essere malvagi. Esci dalla società dei malvagi. Discuti, ma non litigare. Conversa, ma non sproloquiare. Chiarisci, ma non predicare. Se non ti chiedono, non rispondere, Non rispondere più di quanto ti chiedano. Non attrarre l’attenzione. Se puoi fare a meno dell’aiuto degli altri, evitalo. Non imporre il tuo aiuto. Per un servigio volontario non attenderti lodi. Non insinuarti nell’animo altrui, e non lasciare che nessuno si insinui nel tuo.                                                       (segue % )

Altro

Le persone intelligenti fuggono dall’Italia

Fuga_dei_cervelli

“Nel 2000, il tasso di espatrio dei laureati si attestava al 7%.[3] Secondo una recente ricerca dell’Icom, solo riguardo ai proventi da brevetto, l’Italia avrebbe perso circa 4 miliardi di euro negli ultimi 20 anni. Inoltre, «il 35 per cento dei 500 migliori ricercatori italiani nei principali settori di ricerca abbandona il Paese; fra i primi 100 è addirittura uno su due a scegliere di andarsene perché in Italia non riesce a lavorare» ”  (wikipedia – fuga dei cervelli)

Tasse e Incompetenza ita secchio fuga cervelli

Renzi chatta a conferenza stampa UE con Schultz

Violenza contro una donna: condannato anche in appello il “ministero dell’interno”

[ENG] Violence against a woman: II degree sentence condemn again the italian self-called “interior ministry”  (see/click here I sentence – english).   In year 2007-8 Italy and “interior ministry” have allowed 2 years violence (as “Clockwork orange” or “Shining”), persecutions, harassment against a woman; him omissions caused serious damges, also a PTSD (for staying into an office: not under bombing or rape!).   After “only” 5 (five) years “interior ministry” receive a condemn for bullying, he must pay € 95.000,00 but instead of pay, he claimed a II sentence (against a victim, dead!).  

         II sentence has arrived exactly 3 year later 16/10/2015 (only 9 years after the violence) and condemn again Italy and “interior ministry”.  Italy confirm itself as a corrupt country, with strong self & etero distruptive behaviors: Italy damage citizens while damages itself, this is the essence of stupidity (see “Stupidity”, Prof. C. Cipolla) . 

stupid01

Exactly like in URSS communism (URSS sent his best scientists, best intellectuals, best workers and citizens into the Gulag).  The fact that this happens also now in all the world, is irrilevant.

                   Chi difende le donne ( e i cittadini in generale) dalla violenza contro di esse ?  Ovvio, le “forze dell’ordine”, cioè il “ministero dell’interno”.   Questo secondo le versioni ufficiali della propaganda.  

      Guarda tu cosa fa in realtà il “ministero dell’interno” alle donne. Già condannato il 16/10/2012 per mobbing contro una donna, non contento ha fatto ricorso, contro una morta (!)(nel frattempo la vittima era morta, probabilmente per le conseguenze), e ha perso anche in appello il 16/10/2015, esattamente 3 anni dopo, ma ben 9 (nove) anni dopo le violenze contro una donna: in 9 anni la Repvbblica Italiana ancora non si accontenta di concludere un suo comportamento immondo, continua a scavare per raggiungere livelli di aberrazione e autolesionismo assoluti. 

       Il 25/11/15 ci sarà la “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne” : guarda bene tu cosa vedi, leggi tu questa sentenza, e poi concludi da solo.

II grado 1

II grado 2

Cristo disperato

Altro

Stronzo ® (Asshole ®)

chi può aiutarti ma non lo fa - STRONZO asshole

Uno Stronzo può essere un singolo; quasi sempre lo Stronzo è solo un pezzetto di un gruppo di cui si sente parte, dietro il quale nasconde tutta la sua meschina inconsistenza.  Ma ancora di più lo Stronzo nel mondo è una istituzione, un ufficio, un soggetto pubblico (governi, ministeri, forze dell’ordine)  in ogni paese.

In parte lo Stronzo è sovrapponibile a lo Stupido (cfr Prof. Cipolla, Livraghi: cioè chi fa male agli altri danneggiandosi a sua volta) .   Stronzi e Stupidi sono ovunque, sono la maggioranza, governano il mondo.

     Lo Stronzo lo riconosci subito perché è quello che grida di più, è quello che finge indignazione, che invece di fare esibisce lacrime finte, che retoricamente sfrutta i morti (senza averglielo chiesto!) per non aiutare i vivi. 

[ENGLISH] An Asshole may be a single; often an Asshole is only a part of a group.   Very often Asshole in the world is public administration, bureocracy, government, police, everywhere.  

Generally an Asshole is similar at a Stupid (someone who damage others while damaging itself).  Assholes and Stupids are the most part, they rule all over the world.

I legittimatori della violenza

            Ogni gruppo umano (coppia, famiglia, azienda, squadra, ufficio, città, nazione) vive di regole mai confessate, vergognose, violente, basse, che prescindono dal motivo ufficiale del gruppo.  La Prima regola di ogni gruppo è l’Omertà: non si deve mai attaccare o nemmeno criticare un membro del gruppo, se poi lo si denuncia all’esterno diventa peccato mortale (in senso letterale).  Chiunque ha lavorato in qualsiasi posto sa le violenze che avvengono all’interno, e ha constatato l’assoluta forza dell’Omertà: tu che leggi cosa ne pensi?   A questa regola farebbero eccezione le “forze dell’ordine”, le “istituzioni”  ?  La risposta dalla tu; secondo il comportamento dei legittimatori che poi elencheremo invece, sembra di no: “Le istituzioni sono pure, al servizio dei cittadini !!!”.  Un contesto così si chiama “farsa”, e farlo a spese dei cittadini si chiama “truffa”.

Altro

Lo Stato mente ?

“Lo Stato mente sempre” (Silvano Agosti)

Le aziende private mentono, le loro azioni crollano, i dirigenti si scusano.

E lo “Stato” italiano ?  Mente  ?  Ti costringe a pagarlo ?  Si è mai scusato qualcuno ??    (“Il Fatto” clicca)

Il Fatto - falso aggravato

policemen and lie

Giornalisti o Pappagalli ?

 

  • Giornalista =giornalista vero irakeno lancia scarpa contro Bush 3
  • Pappagallo leccapiedi reggitore-di-microfono =giornalisti 2

A che servono le “forze dell’ordine” ?

  • 1) Una persona denuncia alle “forze dell’ordine” uno psicopatico criminale: ecco come finisce la vittima, uccisa da una persona, denunciata.  I tumori dell’ordine sapevano tutto ma semplicemente non hanno fatto il loro l-a-v-o-r-o . 15/9/2015

persona uccisa da stalker le forze dell'ordine non fanno nulla

  • 2) Avrà imparato la lezione (siamo a livello di II elementare) il “ministero dell’interno” ?   Ebbene si !   Ecco, finalmente ha imparato a controllare il territorio (il primo motivo per cui si fa pagare): si tratta proprio di fatti ben noti al ministero: ecco il risultato il 9/10/15  (link Il Giornale, Il Fatto ):
  • incompetenza ministero interno
  • 3) L’incompetenza del comparto sicurezza-giustizia è strutturale.   L’ennesima donna che aveva denunciato stalking è stata inascoltata e quindi uccisa da un uomo stalker, il 21/6/2017 in provincia di Teramo (Il Fatto).    Il capo della polizia dopo ha detto “bisogna denunciare subito” ma la signora lo aveva fatto, solo che il giudice aveva archiviato le denunce: non le aveva capite, il giudice non aveva capito la serietà delle denunce.  Era una dottoressa oncologa, Ester Pasqualoni di 53 anni, accoltellata nel parcheggio dell’ospedale dalla persona che aveva denunciato.

Ascoltare i giornalisti ?

Malcom X against the media

Immagine

L’invidia, una confessione di inferiorità

E’ il sentimento più nascosto, di cui ci si vergogna perché è un’ammissione di inferiorità.   Il peggio avviene quando questa “inferiorità” (1)  non viene da fattori “oggettivi” (ammesso e non concesso che possano esserci, es. una gara sportiva, lo stipendio, la grandezza di una casa) o sociali (la posizione lavorativa, lo status e l’immagine sociale), e nemmeno dall’inesauribile fonte che è la società (dei consumi, dell’immagine, dell’apparire), ma da una gara che l’invidioso si costruisce principalmente da solo, in solitario, nella sua mente, senza che nessuno, nemmeno a livello sociale, abbia sollevato nemmeno implicitamente il problema: l’invidia che nasce da dentro, quindi ineliminabile. 

        Qualsiasi cosa fa o pensa l’invidioso non fa che peggiorare la sua situazione, lui si è creato una trappola e ci sbatte il muso. E’ purtroppo vero che la società propone sempre più confronti e modelli competitivi, ipercompetitivi, [e sembra che va sempre peggio] ma non tutti sono invidiosi, e soprattutto non tutti lo sono al punto da danneggiarsi da soli.  E per non danneggiarsi con la propria invidia non serve avere qualche oggetto di lusso, o qualche qualità personale eccezionale: bisogna solo smettere di partecipare alle competizioni ed essere se stessi.  Anche quella dell’autostima è una frottola, perché i nostri pensieri su noi stessi sono già molto distorti da mille fattori e inseguire l’autostima è come invidiare qualcosa.

Altro

Radiopassioni, una miniera di archivi radio

   Nel sito di RadioPassioni si trova un enorme elenco di trasmissioni radiofoniche, di qualità, scaricabili.  Scrittori, autori, storia, musica, letteratura, cultura artistica, società.

Radio e ragazza

Il Quartetto Cetra rivive a Radio3

Fotografia di Quartetto Cetra

L’ottimo programma Wikiradio di Radio3, ha fatto rivivere musiche e storia del Quartetto Cetra: come scritto su Wikipedia erano bravi, con umorismo lieve, e sembra anticipatori del Rock, autori di intelligenti parodie.

La Metamorfosi di Kafka su Radio3

In queste settimane Radio3 ha proposto un “dibattito” in 7 puntate su La Metamorfosi di Kafka, molto interessante e piacevole, intitolato “Chi ha ucciso Gregor Samsa”  .  Nello stesso momento è stato messo in rete scaricabile la messa in scena dello stesso racconto avvenuta qualche decina di anni fa con la voce di Nando Gazzolo.

Come rendere impossibile il pensare

TV the only window to the world

“  Fine specifico della neolingua non era solo quello di fornire … un mezzo espressivo che sostituisse la vecchia visione del mondo e le vecchie abitudini mentali, ma di rendere impossibile ogni altra forma di pensiero
(G. Orwell, 1984 ; Appendice, I principi della Neolingua)

Meccanismi sociali che ci impediscono di pensare e agire con la nostra testa

  • Rivolgiti alle emozioni; la propaganda deve essere indirizzata alle emozioni, e solo in parte limitata al cosiddetto intelletto
  • Mantieni il messaggio semplice: la recettività delle grandi masse è molto limitata, la loro intelligenza è piccola…
  • Ripeti il tuo messaggio costantemente: le tecniche di propaganda devono ridursi a pochi punti e ripeterli in continuazione ”    (Adolf Hitler)

TV consume conform fear

Silvano Agosti–alcuni suoi pensieri

      Ti senti alienato, solo ? Ti sembra che il mondo va per conto suo, in direzioni che non ti appartengono ?   Soffri inutilmente nei posti di lavoro ? Non credi affatto nel culto del “lavoro” ?  Ti sembra tutto storto, vedi menzogna, vergogne, condizionamenti mediatici, giornalisti leccapiedi, politica-circo, degrado sociale, ignoranza, farse, miti dell’efficienza e delle prestazioni ?   Senti veramente difficoltà a conformarti alle norme sociali ?  Hai il coraggio di andare controcorrente, anche da solo ?

Silvano-Agosti

      Ho trascritto da filmati di Youtube alcuni interessanti pensieri di Silvano Agosti in questa PAGINA ;  dalla pagina puoi scaricare una playlist dei brani inMp3 così da poterli ascoltare come sottofondo.

In Inghilterra i problemi burocratici si risolvono in 3 giorni, con una email

@

(nel Regno Unito) “… L’Impero non c’è più, la burocrazia è rimasta, con il suo lato ottuso, come tutte le burocrazie.  Ma Internet li salva. Sul web è possibile risolvere ogni problema.   Uno dei commensali, inglese, racconta di essere rimasto stupito – addirittura lui inglese – perché credendo di aver versato più del dovuto di tasse ha mandato un’email all’Agenzia delle entrate.  Hanno verificato, aveva ragione e nel giro di tre giorni gli hanno riaccreditato i soldi sul conto corrente”  (1).   

omertà italiana - 4 scimmiette

           In 3 (tre) giorni e con email, in Inghilterra si comunica con la pubblica amministrazione, e si risolvono i problemi.  In 3 giorni, con le email.  Sicuramente non crediamo al mondo perfetto, ma sembra che la PA inglese risponde, risponde alle email, e considera gli abitanti cittadini: in ItaGlia siamo trattati da sudditi, la PA non risponde mai di nulla, dall’ultimo dipendente del rispettivo ente locale al poco maestoso Quirinale, nessuno risponde di nulla, i giornalisti (servili, col culto del sensazionalismo e del gossip) credono alle “istituzioni” più di un bambino di 3 anni che crede alla Befana (si veda come diffondono i comunicati “ufficiali”, con totale assenza del minimo imbarazzo: fusi con le “istituzioni”), l’omertà della pubblica amministrazione itaGliana è totale.

(1) (dal libro di Caterina Soffici “Italia yes, Italia no” )

La Finlandia aumenta l’attrazione di investimenti stranieri: e in Italia ?

     Tra il 2012 e il 2013 la Finlandia ha avuto il più grande aumento di investimenti dall’estero.  Attrae imprese, investimenti, denaro, ricchezza, benessere. http://www.goodnewsfinland.com/archive/news/finland-attracts-record-number-of-foreign-investments/

      E in Italia cosa accade ?

         Giuro che non lo sapevo (l’articolo che segue è stato aggiunto dopo la prima parte), ma l’ItaGlia perde il 58% degli investimenti stranieri (Il Messaggero che cita il CENSIS).


Inoltre secondo il WEF World Economic Forum, la Finlandia è prima in UEFinland_WEF2020

vuoi conoscere la posizione dell’Italia: scarica il Rapporto WEF 2014 oppure guarda con attenzione questo grafico

Italy VS UE and Finland

120.000 giornalisti, 1 ogni 500 italiani: per dire cosa ?

       In Italia c’è un giornalista ogni 500 persone:  1/500 .  Aggiungendoci i blog dovremmo essere informati su tutto: fenomeni sociali, salute, problemi rilevanti (es. tabagismo), corruzione, debosciati della PA: e invece non sappiamo quasi nulla.

“in Italia c’è un giornalista ogni 526 abitanti, contro i 1.778 della Francia e i 5.333 degli Usa. “

        IL PAESE DEI GIORNALISTI – se ne parla il 5 Nov 2013

prima di dire che una terapia funziona, chiedilo al cliente

 

When you look at the data, they are, by and large, disappointing. There typically is a 25%-30% drop in symptoms, maybe slightly better than what we find when we give people placebo pills.

The question is: Are our patients really getting better, or do they just meet the statistical cutoff for improvement? Until your patient says to you, «It’s over and I feel fully alive now» and is joyously engaged in the present, nobody should claim victory.  ”

(B. van der Kolk, L. M. Najavits, 2013)

Voci precedenti più vecchie